Descrizione
A legare fra loro il “santo”, il grande genio musicale e uno dei massimi teologi del XX secolo è il comune interesse per la musica, il linguaggio, più di ogni altro, “divino”. È l’universalità il tratto peculiare della musica di Mozart, secondo Barth, universalità da intendersi come «penetrazione nel segreto dell’universo, per svelarlo e tradurlo musicalmente». Per questo Mozart compone al servizio solo del suono e delle note, senza subordinazioni ad alcun programma, in un certo senso ‘mendicando’ un ascolto libero, come Francesco d’Assisi che “sicuro e lieto cantava a sé e a Dio canti di letizia nel suo cuore” (Celano).