Una collana dal titolo appropriato, che ben si lega al poemetto «Le opere e i giorni» composto da Esiodo verso l’VIII secolo a.C. L’opera infatti segna un momento importante nella storia della cultura greca: quello in cui il poeta si volge a considerare la realtà quotidiana e la vita dell’uomo comune. E proprio la vita dell’uomo comune, il duro, quotidiano lavoro intriso di sudore e di fatica dolorosa, il severo e sereno rap- porto con la maestà della natura appaiono quasi simili – per il poeta greco – ad un lavacro battesimale che deterge le violenze dei padri, cancella la loro sete insaziabile di dominio, purifica la volontà perversa, orientandola all’amore. In questo filone, ma con leale, confessata umiltà, la nostra collana editoriale vuole fissare momenti, memorie del tempo nelle quali il lavoro umano, in trepido, affettuoso collegamento con la natura, assurge a nobiltà creativa, ad arricchimento, quasi a perfezionamento di una Creazione che si completa nel tempo, con «le opere» degli uomini. E così per tutti «i giorni» che furono e che verranno. Ecco il perché de «le opere e i giorni», alfa e omega dell’epopea dell’uomo.
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