di Giorgio Agnisola

tratto da Avvenire martedì 31 Gennaio 2023

Caratterizzato da un fine equilibrio tra approfondimento storico-critico e analisi teologica il nuovo libro del noto studioso francese François Bœspflug è centrato su di un episodio evangelico che potrebbe apparire poco rilevante, considerando che solo Luca né scrive. E tuttavia l’accaduto, lo smarrimento di Gesù dodicenne durante la visita a Gerusalemme e il suo ritrovamento mentre disputa con i dottori nel Tempio – peraltro l’unica occasione in cui si narra del maestro nel Sacro Testo dopo il ritorno dall’Egitto, a cui farà seguito un silenzio di diciotto anni – non solo non è marginale, ma costituisce uno di quei fondamentali segni epifanici della sua natura divina. Sicché la lettura da parte degli artisti, del Gesù tra i dottori e della sua adolescenza, risulta particolarmente interessante. È in questo contesto che lo studioso, teologo e storico dell’arte, si immerge, aprendo suggestivi scenari interpretativi, fondati su di una meditata scelta metodologica di analisi e lettura delle immagini. Dell’episodio evangelico gli artisti si sono variamente interessati, soprattutto a partire dal XII secolo, focalizzando la loro attenzione sui vari momenti della narrazione: il viaggio alla volta della città santa, il ritorno e la constatazione dell’assenza del figlio da parte di Giuseppe e Maria, il ritorno in città e la scoperta del bambino tra i dottori dopo tre giorni di spasmodica ricerca, il rimprovero di Maria e la risposta enigmatica di Gesù, il recupero della normalità familiare. La variabilità delle interpretazioni ha risposto, scrive lo studioso, al di là della immaginazione degli artisti e del loro stile, alle indicazioni della liturgia, della spiritualità e persino della cristologia, sfondo il tempo storico in cui le opere sono state realizzate e il linguaggio proprio dell’arte. È proprio per questo che una lettura iconografica, compiuta sulla scorta di una analisi illuminata e sensibile, quale è quella di Bœspflug, può aprire orizzonti nuovi della esegesi biblica. Lo studioso sceglie una lettura per contesti. Sono cioè le situazioni e i modi di rappresentare e i connessi significati teologico-biblici che costituiscono lo spartito del suo rigoroso percorso analitico. Le immagini, prevalentemente pittoriche, finiscono così per essere leggibili come altrettante vie ermeneutiche del Testo in un quadro visivo di particolare intensità comunicativa. L’orizzonte di lettura è quello dell’arte sacra occidentale, ma nell’ultimo capitolo del volume viene anche esaminato l’episodio nell’arte cristiana extraeuropea: africana, sud-americana e asiatica in particolare. Il libro, Gesù tra i dottori nell’arte, accompagnato da un ampio corredo iconografico, da una puntuale bibliografia e da vari apparati scientifici (pagine 166, euro 23,00 ), inaugura la collana “Arti e Teologie” dell’editore Pazzini, intendendo «rimettere al centro dell’attenzione la molteplicità dei nessi sussistenti tra Arti e Teologie, in una prospettiva plurale essenzialmente ecumenica e interreligiosa».

 

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