Descrizione
33 Miniature è una silloge che segna un momento cruciale dell’arte di Maurizio Osti, ossia della sua doppia anima, riflessa nella compresenza di ordine e di caos, Evidente allusione alla conjuctio oppositorum. L’armonia apollinea può agire in presenza della furia dionisiaca e viceversa. Il delirio, che sconvolge e scompone, attinge energia all’ordine precostituito per spezzarlo e incamminarlo a forme nuove, non già ancora codificate. Alla miscela di silicone e grafite è affidato un gesto poetico in balia di una casualità sorvegliata. Il grafismo plumbeo, a cui sono intonate le tavolette raccolte in questo libro, accade sulla superficie, lasciando fratture su frammenti – pozzi di luce, buchi invasi allo stesso modo con cui sono riempiti i vuoti dei nostri sogni. La materia che sovrasta e strapiomba è energia sconvolgente e insieme interiorità protettrice e oscura. Osti non fabbrica frantumi; piuttosto tende a ri-velare il paradosso insolubile e necessario a fare scaturire, come da un fondale antico e noto, forme ibride, improbabili, virtuali.
33 Miniature fanno segno a una rivendicazione, a una sovversione, a un fare arte che da tempo accompagna l’opera di Osti: il musicale, il ritmo del sangue oscuro della gestazione coniugato al ritmo del soffio invisibile che corona il parto.
Adriano Marchetti