Descrizione
“È parsa l’esistenza di Luigi Poiaghi un’esile fibra,
un sottilissimo filo appeso a una nube……
In realtà non si trattava di esilità ma di una
delle personalità più ricche e toccanti, anche
se sperdute per la rotta segreta, per il fremito
d’aria, per il diaframma vago e volante frapposto
fra lui e gli altri.
Un tenacissimo pittore tutto in equilibrio con
la sua ombra di nulla, anche se decideva di apparire
per scelta o saltuariamente. Scontroso
al mondo dell’arte celato per non dir murato
dentro la sua ferrea armatura di finezze, di segni,
di parole, Poiaghi, io credo, scamperà alla
decimazione temporale.
Quei suoi segni erano (sono) accasati nel sentimento
della poesia e restano nell’aria che li
ha portati come la libertà di una figura senza
ancoraggi, se non messaggi incrociati e schivi
che sono entrati per un nulla di vita vissuta,
nel bianco buddismo visivo che li ha generati.
(LUCA CESARI)