Descrizione
“In «La notte è la mia patria» è il poeta che
legge, nell’oscurità dell’anima, come in una mano
cosmica, i segni di «nuove albe», frammenti di stelle
che illuminano, all’improvviso, nel segno di una
possibile speranza, il cuore di tenebra.
Le tre «stanze» di questa raccolta (Desiderio di stelle,
Dov’è la vita?, Tutto questo giorno solo per ricordare)
sono abitate appunto datta interrogazione:
«grido, sussurro, verticale e visionaria messa
in scena di spazi altrimenti indicibili. La parola
assume la valenza di un universo altro, mai però
autoreferenziale, piuttosto fisicamente incarnato
nell’emozioni del poeta orante (….)».”
Ennio Grassi