Descrizione
Oggi è ancora opportuno studiare a scuola le religioni? Quali sono i limiti di questa disciplina in Italia? E come insegnare religione in una società che, con il passare degli anni, è sempre più abitata da differenze culturali e religiose?
Se nel nostro Paese si è ormai chiusa la stagione della religione, è solo perché si è aperta quella delle religioni, al plurale. Conoscere le religioni diventa perciò uno dei requisiti fondamentali per sviluppare una «cultura del vivere-insieme» in grado di favorire una cittadinanza più democratica, riducendo così i conflitti causati dalla mancanza di comprensione reciproca.
La scuola, pur con tutti i suoi limiti, oggi rappresenta il primo spazio pubblico in cui emergono le differenze, comprese quelle religiose. Compito di questa istituzione è quello di educare i futuri cittadini ad abitare il mondo e a renderlo migliore. Anche attraverso la conoscenza delle religioni.
Il testo propone un itinerario didattico per la scuola secondaria di secondo grado che, pur muovendosi nella cornice delle Indicazioni nazionali per l’insegnamento della religione cattolica, è in grado di fornire agli insegnanti di religione (e a tutti coloro che si interessano alla disciplina) percorsi, suggerimenti e idee per educare al fatto religioso in una scuola sempre più plurale.