Descrizione
Le due tradizioni ebraica e cristiana a confronto sul tema dell’apertura all’ ’Altro’ e sul concetto di identità.
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ConfrontaLe due tradizioni ebraica e cristiana a confronto sul tema dell’apertura all’ ’Altro’ e sul concetto di identità.
Anno di pubblicazione | 2004 |
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Numero pagine | 112 |
Dimensioni | 17 × 24 cm |
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“Quello che oggi, dopo un secolo di ricerche sul ‘Gesù storico’, è un fatto anche teologico che le chiese cristiane dànno per assodato – la piena ebraicità di Gesù, ossia che fu un vero ben Israel, un figlio di Israele – molti nel mondo ebraico non lo avevano mai dimenticato, o lo riscoprirono per primi, riuscendo per questo, a volte, a capire il linguaggio e alcuni gesti di Gesù meglio di quanto potessero comprenderlo esegeti e teologi cristiani, totalmente alienati dalla lingua e dai costumi e dalla fede che furono lingua, costumi e fede di Gesù.”
Dall’introduzione di Massimo Giuliani
«Oggi, di fronte alla barbarie della guerra, questo anelito all’unità va nuovamente alimentato. Ignorare le divisioni tra i cristiani, per abitudine o per rassegnazione, significa tollerare quell’inquinamento dei cuori che rende fertile il terreno per i conflitti. L’annuncio del vangelo della pace, quel vangelo che disarma i cuori prima ancora che gli eserciti, sarà più credibile solo se annunciato da cristiani finalmente riconciliati in Gesù, Principe della pace; cristiani animati dal suo messaggio di amore e fraternità universale, che travalica i confini della propria comunità e della propria nazione. […]
Andare avanti, camminare insieme. È vero che il lavoro teologico è molto importante e dobbiamo riflettere, ma non possiamo aspettare di fare il cammino di unità finché i teologi si mettono d’accordo. Una volta un grande teologo ortodosso mi disse che lui sapeva quando i teologi saranno d’accordo. Quando? Il giorno dopo il giudizio finale, mi ha detto. Ma nel frattempo? Camminare come fratelli, nella preghiera insieme, nelle opere di carità, nella ricerca della verità. Come fratelli. E questa fratellanza è per tutti noi»
(Papa Francesco, Discorso ai partecipanti della Plenaria del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, Città del Vaticano, 6 maggio 2022)